UCD - Una vita a risolvere problemi
USER CENTERED DESIGN
Avete presente quando stiamo navigando su di un sito internet e non troviamo un pulsante oppure non ci è chiaro come e dove fare quella determinata cosa?
Ecco questi problemi sono detti di usabilità o di navigazione che derivano da una User Centered Design fatta male. Ad oggi non si può prescindere dall’applicazione di questa materia nella nostra vita, qualsiasi cosa noi facciamo nella nostra quotidianità prevede per un buon 90% l’interfacciarci con uno schermo, e se ciò che visualizziamo su questi schermi non ha una buona progettualità di navigazione può davvero farci perdere del tempo prezioso.
– Don’t Make me Think! – Steve Krug
È il titolo del libro di Steve Krug, ed è ciò che noi pensiamo ogni qual volta ci troviamo davanti a un nuovo website o un app. Vogliamo fare solo ciò di cui abbiamo bisogno, in maniera veloce e senza doverci perdere troppo tempo a capire come.
Quando parliamo di User Centered Design intendiamo tutta quella progettazione centrata sui bisogni dell’utente. La UCD intende risolvere i problemi di usabilità degli utenti intorno a un prodotto/servizio. Il progettista che lavora alla progettazione del servizio dovrà stabilire a monte quali potrebbero essere i break points in cui l’utente potrebbe incorrere, in modo da adattare il servizio al naturale processo di comportamento dello User all’interno dello spazio di navigazione, senza viceversa, dover modificare il naturale comportamento dell’utente.
Una volta stabilite le migliori soluzioni, il progettista dovrà avviare una serie di test. Attraverso questi test verifica se le sue tesi sono esatte, ove altrimenti dovrà intervenire in termini di miglioramenti e modifiche. Tutto questo consente la migliore usabilità di un prodotto/servizio e allo stesso tempo permette di ammortizzare i costi riuscendo a prevedere eventuali problemi futuri legati alla progettazione.
La UCD ricerca soluzioni semplici per l’utente a problemi complessi.
USER EXPERIENCE
La materia che si occupa di curare questo tipo di aspetti solitamente è detta User Experience Design (UX). Il termine venne coniato negli anni ‘90 da Donald Norman, studioso di scienze cognitive e di psicologia, per indicare un insieme di aspetti che riguardano l’interazione con un prodotto o servizio. La User Experience è ben definita dall’ISO (International Organization for Standardization) come:
ISO 9241-210 “a person’s perceptions and responses that result from the use or anticipated use of a product, system or service”.
Secondo la definizione ISO, l’esperienza utente include tutte le emozioni, le convinzioni, le preferenze, le percezioni, le risposte fisiche e psicologiche, i comportamenti e le realizzazioni degli utenti che si verificano prima, durante e dopo l’uso. L’ISO elenca inoltre tre fattori che influenzano l’esperienza dell’utente: il sistema, l’utente e il contesto di utilizzo.
Lo User Experience designer è colui che si occupa di progettare la migliore esperienza utente. Molto spesso si pensa che quando si parla di User Experience, ci si riferisca solo all’ambito digitale ma in realtà l’approccio è più ampio ed è applicabile a qualsiasi tipo di bene. L’esperienza dell’utente può avvenire anche quando ci sentiamo coinvolti dal packaging del nostro ultimo acquisto online. Ma ciò su cui ci stiamo soffermando ora è l’aspetto legato al digitale.
La User Experience design comprende:
- Experience Strategy
- Interaction Design
- User Research
- Information architecture
La UI (User Interface) è il processo ultimo con il quale l’utente finale poi si interfaccerà. La UI è l’applicazione visiva della progettazione e della ricerca derivata dalla User Experience. Non è un semplice vezzo estetico ma un processo psico-cognitivo che deriva da una attenta analisi. Tutto per rendere semplice e gradevole la navigazione del nostro utente.