GOOGLE PER IL NO PROFIT
PRO BONO
Il termine pro bono deriva dal latino e sta a significare “per il bene di tutti”. Solitamente questo termine si riferisce al campo legale, offrire la propria prestazione legale a terzi bisognosi; molto in voga negli Stati Uniti ma che negli ultimi anni sta sdoganando anche in Italia.
I beneficiari di tale attività sono solitamente le categorie svantaggiate e le associazioni no profit specie nei periodi di crisi e di forte difficoltà sociale come quella che attualmente stiamo vivendo con il Covid-19.
Basti pensare che negli Stati Uniti all’articolo 6.1 del Model Rules of Professional Conduct è considerato un obbligo deontologico da seguire da parte di tutti gli avvocati, di almeno 50 ore l’anno di attività a titolo gratuito a favore dei meno abbienti.
Chiaramente oltre all’opera caritatevole vs terzi ciò che ne giova è la reputazione e sappiamo bene oggi quanto sia importante costruire una buona reputazione on-line.
Si pensi alle recensioni, oggi prima di fare un acquisto on-line, di prenotare un viaggio o un albergo o altro, siamo soliti leggere quella o quell’altra recensione ai fini di prendere una decisione finale. Per questo motivo è fondamentale costruire la nostra reputazione on-line e chi conosce bene ciò e sul quale basa il suo piano di marketing è proprio Google.
Negli Stati Uniti anche le aziende nel campo dell’innovazione e della tecnologia sono solite offrire il loro contributo lavorativo a scopo benefico. Perché si sa ciò che fa bene all’anima, fa bene anche alla nostra reputazione e tra queste vi è anche il colosso di Google.
In questo periodo di forte crisi dovuta agli effetti del Coronavirus anche le associazioni no profit ne hanno risentito. L’annullamento degli eventi di raccolta fondi e la chiusura degli Store ha messo in difficoltà le associazioni che non riescono a trovare nuovi fondi e volontari con i quali a loro volta finanziare le loro opere caritatevoli.
GOOGLE PER IL NO PROFIT
Google che conosce bene il valore della reputazione online ha creato una sezione apposita per il no profit dove mette a disposizione i suoi servizi per questo tipo di scopo benefico. Questa iniziativa non ha scadenza alcuna, alla quale è possibile aderire in qualsiasi momento purché se ne abbiano i requisiti.
Lo scopo è quello di aiutare in maniera gratuita le associazioni no profit a farsi conoscere, attirare nuovi sostenitori e raccogliere nuovi fondi. Queste operazioni solitamente sono molto costose da sostenere su Google, ed in questo caso se si soddisfano i requisiti da parte di Google sono a titolo gratuito.
Tra i prodotti a disposizione per il no-profit troviamo:
Gsuite per il no-profit. Comprende il pacchetto completo di app integrate di Google per la gestione ottimale tra i collaboratori delle associazioni in modo tale da comunicare in maniera più efficiente. Nel pacchetto di Gsuite troviamo Gmail, Documenti, Calendar, Drive e Google Meet. Gsuite aiuta a coordinare il lavoro dei collaboratori che possono comodamente lavorare e gestire le loro risorse in unico posto da qualsiasi luogo e da qualsiasi dispositivo.
Google Ad Grants. E’ possibile usare la pubblicità della rete di ricerca, per attirare un maggior numero di nuovi donatori on-line. Google mette a disposizione fino a 10.000 $ al mese per la pubblicità senza scopo di lucro per gli annunci testuali della rete di ricerca. Questo contribuisce a sensibilizzare gli utenti nel sostenere le cause benefiche, a portare maggior traffico sul sito, a raggiungere un target più specifico e a monitorarne il traffico.
Youtube. È in grado di coinvolgere emotivamente il pubblico in target grazie all’utilizzo dello storytelling della narrazione video.
Google Earth e Google Maps. Con questo Strumento si può usufruire delle mappe dinamiche di Google utili per incrementare il coinvolgimento dei sostenitori attraverso la creazione di tour virtuali e visualizzazioni dettagliate dei dati.
CASI DI SUCCESSO
L’ANAHEIM BALLET & YOUTUBE
E’ un associazione che diffonde la cultura del balletto. L’associazione solitamente usa esibirsi con i suoi spettacoli dal vivo in maniera locale. L’obiettivo dell’ Anaheim Ballet era quello di diffondere la cultura del ballo al di fuori della comunità locale.
Grazie a Youtube l’associazione è riuscita a raggiungere milioni di spettatori senza mai lasciare il suo palcoscenico. Grazie ai video su Youtube l’Anaheim Ballet è riuscita ad instaurare un rapporto diretto con i suoi utenti e a trovare nuovi sostenitori da ogni parte del mondo.
JANE GOODALL INSTITUTE
Il Jane Goodall Institute, prende il nome dalla sua fondatrice, tale ente si occupa di preservare gli animali e il loro habitat in Africa, in modo particolare degli scimpanzé. L’istituzione riesce a finanziare progetti finalizzati a tale scopo. Nel 2006 hanno iniziato a condividere aggiornamenti dei loro progetti su Internet e l’integrazione delle mappe di Google Earth ha dato loro la possibilità di condividere i dati sulla deforestazione con enti locali, governatori e sostenitori finanziari.
L’uso di questa tecnologia ha contribuito a far si che gli enti locali riuscissero a gestire e monitorare al meglio la situazione delle loro foreste.